Appello per la chiesa chiusa da un anno
A Platischis di Taipana parte la raccolta fondi per il recupero dell’edificio di culto ora inagibile
TAIPANA. Era l’aprile dell’anno scorso quando, dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco, la chiesa parrocchiale di Platischis fu dichiarata inagibile; da allora le cerimonie religiose si svolgono nella piccola canonica ed è un disagio, come hanno testimoniato in paese, soprattutto nelle celebrazioni di funerali ma anche in occasione della festa di agosto, quando tornano anche tanti emigranti. La chiesa chiusa però è una perdita per la comunità locale ma anche per tutto il Friuli, poichè è un edificio dalla lunga e bella storia. Oggi si presenta però anche l’occasione per donare fondi a favore dell’edificio di culto e quindi per una gara di solidarietà che possa aiutare a recuperare la chiesa. Per chi vorrà contribuire a far rivivere questo pezzo di storia locale, l’Iban della parrocchia è IT26NO533664000000030123849, la causale da indicare "restauro chiesa di Platischis". L’edificio di culto dedicato a San Giovanni Battista fu ricostruito nel 1859 e consacrato nel 1899. La designazione come parrocchiale è del 1955. All’interno, l’affresco che rappresenta il battesimo di San Giovanni, realizzato da un artista del paese, Luigino Moderiano. Da visitare è anche la via crucis con le scritte in sloveno. Tra gli arredi - che non sono chiaramente nella chiesa inagibile - prima delle chiusura, ci si stava organizzando per recuperare lo storico altare maggiore, in marmo bianco e rosa, probabilmente coevo alla chiesa. La tradizione orale vuole poi che l’arca della Madonna in legno sia una delle più belle in Friuli. Una curiosità: in paese si tramanda il racconto del passaggio, nel 1914, del re Vittorio Emanuele con la consorte, che si recavano in visita al fronte. La regina avrebbe ammirato il campanile di Platichis esclamando: «Ho girato il mondo ma un campanile così non l’ho mai visto».
Barbara Cimbaro